Con la stagione estiva diventa più naturale indossare abiti che vanno a scoprire la pelle. E’ pertanto necessario prestare la dovuta attenzione ai nostri nei. Il controllo dei nei, tramite un’adeguata mappatura, consente di identificare eventuali anomali che potrebbero nascondere qualcosa di più grave, come, per esempio, melanomi (tumori della pelle).  

Eseguire la mappatura, quindi, consente di tenere sotto controllo i nei, in modo particolare quelli che potrebbero destare maggiore preoccupazione.

Come si svolge il test da Farmacia Guida?

Il test per la mappatura dei nei è possibile presso di noi attraverso un computer utilizzato normalmente da un dermatologo.

Il Dermoscopio Computerizzato consente di ingrandire un neo, evidenziandone la struttura interna, cosa non possibile ad occhio nudo. L’immagine estratta viene poi trasmessa al computer, catalogata e conservata in memoria insieme ai dati del paziente. In questo modo, se ne potrà seguire l’evoluzione, paragonando le immagini catturate nel corso del tempo. Ad ogni modo, sarà sempre il medico competente a determinare l’eventuale asportazione, se dovesse ritenere possa costituire un rischio concreto, oppure continuare l’osservazione. 

Ogni quanto svolgere il test?

La prima mappatura si potrebbe svolgere in contemporanea con lo sviluppo, quindi già in età adolescenziale. Si consiglia di ripetere il test una volta l’anno. In questo modo, si potranno monitorare costantemente i nei e la loro evoluzione, e al tempo stesso identificare la comparsa di nuovi, cosa che spesso succede in maniera involontaria. 

Quali dovrebbero preoccupare…

In passato veniva utilizzata e consigliata la tecnica ABCD, ovvero aspetto, bordo, colore e dimensione. Essendo però una tecnica abbastanza generica, potevano comparire molti falsi allarmi da parte dei pazienti, e di conseguenza non si identificavano i potenziali nei a rischio. Negli ultimi periodi, viene utilizzata la regola del Brutto Anatraccolo, la quale porterebbe all’identificazione dei nei completamente diversi dagli altri, associandola alla tecnica precedente dell’ABCD. In questo modo, utilizzando entrambe le tecniche si possono identificare in maniera più rapida quelli a rischio.

Molto spesso ci si preoccupa dei nei sporgenti, voluminosi, dal colore scuro e dall’aspetto verrucoso. Di norma, questa tipologia sono del tutto benigni, al massimo possono rappresentare un problema di natura estetica. Quelli che dovrebbero destare maggiore preoccupazione, sono quelli non palpabili, piatti, che rimangono a livello della superficie della cute.